A cura di Amerigo Brunetti.

 

Dando una letta ai primi due articoli, abbiamo capito il senso del collocare le alzate fondamentali all’interno di una preparazione mirata al Natural Bodybuilding.
1- IL VERO LEGAME TRA FORZA E IPERTROFIA MUSCOLARE
2- FORZA E IPERTROFIA – PERFEZIONAMENTO TECNICO

 

Caccialupi gambe 1

Tommaso Caccialupi, foto per gentile concessione dell’atleta

 

Il perché di SquatPancaStacco, riassumendo, sta:

– nell’utilizzo di sinergie muscolari che mettono in condizioni i muscoli di dare IL MEGLIO, generando alte tensioni al loro interno e dando il kick-in allo sviluppo muscolare;

– nel potenziamento a livello nervoso, nell’apprendimento dell’idea di spinta (focalizzandoci molto anche sul rapporto che il nostro corpo ha col mondo esterno), nel diventare capaci di dare il 100% in poche frazioni di secondo;

– nell’apprendimento di SKILL MOTORIE, un bagaglio di esperienza percettiva e di controllo del movimento che ci porteremo dietro anche quando affronteremo periodi di isolamento muscolare, pompaggio. Concentrandoci poi sull’estetica e non solo sull’accrescimento delle masse.

Otteniamo così una crescita sul breve e medio periodo, ma anche una forte assicurazione sul fatto che i progressi non si arrestino bruscamente e senza preavviso. Se i miglioramenti – in termini di ipertrofia – sono accompagnati da un incremento delle mie abilità, non avrò stalli, non avrò periodi in cui “casualmente mi vedo più sgonfio”.

Perché l’abilità è saper fare, non un qualcosa che cade magicamente dal cielo.
Sapendo fare, saprai dare stimolo. E a cascata arriverà la tanto desiderata, non più momentanea, crescita.
Più ti conosci, più ti sai muovere sotto carico, più sarai in grado di gestire COME si attivano i tuoi muscoli.

Dal QUANTO al COME, diciamo sempre: nel Natural, se un guadagno di ipertrofia non è in parte figlio di un guadagno di abilità motorie, i miglioramenti sono destinati ad estinguersi.

 

Ora, trattiamo di ciò che accade nella fase DUE. Quella di POTENZIAMENTO NEURALE, detta anche Fase Intensiva, vedi lezioni Corso Istruttori 2016.
Dando per scontata una FASE DI APPRENDIMENTO MOTORIO molto ben strutturata e movimenti curati al millimetro, vogliamo tirare fuori tutti i cavalli che abbiamo sotto al motore.

Ecco un periodo dedicato al miglioramento delle capacità di fuoco del nostro sistema nervoso, nel quale sperimenteremo anche un netto e duraturo cambiamento a livello di masse muscolari.
Metteremo il nostro corpo sotto forte stress, spesso al limite della capacità di recupero.
Nervosa e muscolare. Senza eccedere, ma calcando molto la mano.

Il focus principale del nostro lavoro sarà il VOLUME sugli esercizi fondamentali.
Suggerisco una frequenza di allenamento elevata: non tanto come numero di sedute settimanali (tre allenamenti potrebbero bastare anche in un atleta avanzato), ma principalmente mi riferisco alla frequenza con cui si ripete il singolo esercizio.
Per intenderci, il minimo sono: tre Squat, tre Panche, tre Stacchi a settimana.

L’idea è quella di arrivare all’allenamento successivo senza aver dato al corpo la possibilità di recuperare completamente. Il vostro miglioramento sarà inizialmente appannato dalla fatica. Migliorerete, ma non ve ne accorgerete subito. Starete migliorando, ma il vostro corpo e la vostra mente vi diranno che i carichi sono pesanti, “chissà se ci arrivo in fondo “, e così via. Non curatevene.

 

Caccialupi 2-2

 

Questa fase (soprattutto le prime settimane di approccio ad alto volume), DEVE essere dura e complicata. Ne trarrete i frutti in un secondo momento.
Un errore che vedo spesso nei Bodybuilder è l’essere dominati dall’ansia.
Ansia che le proteine siano basse, ansia di mangiare ogni tre ore, ansia di non bere acqua a sufficienza, ansia che il programma non funzioni, che sia troppo leggero o troppo pesante.

Un consiglio: datevi tempo. Datevi il tempo di adattarvi, date tempo al corpo affinché possa settarsi su questo tipo di sforzo.
Se vi trovate spaesati e apparentemente sottotono nelle prime tre-sei settimane, beh… Potrebbe essere un buon segno!
Il corpo non cambia in due giorni, il sistema nervoso non cambia in due giorni.

Il muscolo cresce grazie ad uno stimolo. Voi dovete IMPARARE a stimolare il muscolo.
Non stimolarlo oggi e solo oggi!
Ok, quindi? Come organizzo il lavoro?

 

Su tre giorni di allenamento, questa è un’idea:

GIORNO UNO
Squat, volume 5×5 o 6×6, carico che parte da un 60% e cresce in maniera praticamente lineare (es.+2,5 o 5% a settimana)
Panca piana come Squat
— Esercizio di spinta, lavoro sul piano sagittale
Stacco da piccolo rialzo (5-7cm) 75-85%
Lavoro a 1-3 ripetizioni, non più di cinque serie

GIORNO DUE
Stacco da Terra, volume 5×5 o 6×6, carico che parte da un 60% e cresce in maniera praticamente lineare (es.+2,5 o 5% a settimana)
Panca piana 5×5 carico che cresce in maniera lineare (es.+2,5% a settimana)
— Dorsali, lavoro sul piano sagittale
Box Squat, sopra il parallelo 75-85%
Lavoro a 1-3 ripetizioni, non più di cinque serie

GIORNO TRE
Squat, volume 70% 6×6
Il carico non si incrementa di settimana in settimana
Panca piana 70% 6×6
Il carico non si incrementa di settimana in settimana
Recupero 1’30”
— Esercizio di spinta sul piano longitudinale
Stacco da Terra 70% 6×6
Il carico non si incrementa di settimana in settimana
In un’eventualità di maggior frequenza di allenamenti settimanali, possiamo introdurre:
SEDUTA UNO-DUE (da inserire ad esempio il martedì, tra la UNO e la DUE).
— Lavoro di isolamento per femorali e bassa schiena
— Tricipiti
— Addominali, allenati in maniera specifica
— Eventuale lavoro cardio. Non superiore ai 20′, a bassa intensità e CON ANDATURA FISSA

SEDUTA QUATTRO (da inserire come ultima).
— Dorsali
— Bicipiti
— Catena cinetica posteriore, più esercizi

 

Il lavoro sugli esercizi di isolamento (dorsali, bicipiti, tricipiti, catena cinetica posteriore, addominali) non deve essere a ripetizioni superiori alle 15, né infarcire i muscoli di lattato oltre limiti sensati.
Non è ancora il momento del pompaggio spinto e dei tempi sotto tensione elevati, ma un certo lavoro coi monoarticolari o con esercizi mirati può essere sensato.

Consiglio l’alternanza di DUE settimane di lavoro pesante con UNA settimana di lavoro leggero, riducendo il volume sugli esercizi base del 20% e i carichi utilizzati del 10%.

Per le ragazze, invece, consiglio TRE settimane di duro lavoro seguite da UNA più leggera.
Colgo l’occasione per dire due parole riguardo queste metodiche e la loro efficacia sulle donne.
Molto sinceramente: non c’è di meglio.

 

virginia2

Virginia Matissek, Marco Dibello fotografo.

 

Credo che un lavoro di questo genere abbia un’efficacia strabiliante.
Una donna è naturalmente meno predisposta di un uomo allo sforzo fisico. Meno testosterone (si spera) rispetto al genere maschile, meno aggressività (di nuovo, si spera), meno capacità di fuoco del sistema nervoso.

Ma non meno diritto di poter cambiare il proprio corpo.

Più che mai, abbiamo bisogno di truccare la centralina per poter fare arrivare stimoli efficaci al muscolo, se vogliamo crescere di massa e modellarci a nostro piacimento.
Questo è il motivo per cui – mediamente – una ragazza necessita di volumi di allenamento più elevati: meno potenza di fuoco comporta il bisogno di più pallottole per colpire l’obbiettivo. Senza contare l’effetto diretto che Squat e Stacchi – ben eseguiti! – possono avere soprattutto sulla parte inferiore del di glutei e parte inferiore del corpo.

A tal proposito, vi parlo di questo.
Ho iniziato a seguire Virginia Matissek da pochi mesi, giusto in seguito alla sua brillantissima vittoria in NBFI e alla sua partecipazione ai mondiali WNBF di Boston (categoria Bikini).

Qui sotto trovate il suo programma. Dopo un periodo (nel suo caso piuttosto breve) di impostazione tecnica, ho optato per un programma parecchio impegnativo. Senza avere il minimo dubbio sul fatto che Virginia lo portasse a termine, data la sua rara tenacia.

 

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Il programma è tosto, veramente.
Si svolge su tredici settimane e termina con un nuovo test sui massimali.

Ci si aspetta un miglioramento nell’ordine del 20% su ogni alzata per un atleta non esperto nei fondamentali. A partità di tecnica esecutiva tra inizio e fine del programma, i numeri che usciranno dal test ci daranno un’importantissima informazione sullo stato del sistema neuro-muscolare al termine della programmazione.
Chiarisco, come sempre: negli esercizi base e nelle loro varianti (box squat, stacco da rialzo, ecc…), indico RIPETIZIONI PER SERIE. Negli esercizi di rifinitura e/o isolamento, indico SERIE PER RIPETIZIONI.

Su richiesta, più per motivi ansiolitici che altro, ho aggiunto un lavoro di isolamento specifico per i glutei.
Mi dicono il suo fondoschiena sia molto invidiato in Federazione.

 

Programma Virginia Matissek Gennaio 2016 (fase DUE)

 

L’obbiettivo è un podio al mondiale, entro tre anni.
Vi faremo sapere se ce l’abbiamo fatta.

Intanto vi do appuntamento alla prossima settimana, dove cercheremo di capire come sfruttare le SKILL ora acquisite nella costruzione specifica di ipertrofia, focalizzandoci sui punti carenti e capendo come far convivere multiarticolari e pompaggio.