a cura del Dott. Donato Formicola

Foto per gentile concessione dell’autore – ©2014 AIF /FIPL

Venerdì 6 Giugno 2014, presso il Box Crossfit LaMole di Torino, il Dott. Donato Formicola, docente a contratto presso la SUISM di Torino, ha organizzato, come parte di un progetto accademico didattico speciale, un workshop sul tema “Gli Sport col Bilanciere: Teoria e Tecnica dei Fondamentali di Gara”. Presente Ado Gruzza che, in rappresentanza dell’AIF – Accademia Italiana della Forza e della FIPL – Federazione Italiana di PowerLifting, ha condotto la lezione con il Dott. Donato Formicola.

Queste le impressioni che il Dott. Donato Formicola ha voluto “fissare su carta”:

“L’esperienza di venerdì 6 Giugno è stata per me veramente emozionante: aspettavo l’arrivo di Ado in sede del corso con ansia, sperando di avergli dato le giuste indicazioni stradali.

La volontà di introdurre una serie di progetti didattici speciali a forte carattere professionalizzante come questo (la SUISM ne ha presentati ben 14 in quest’anno accademico), è stata ripagata con soddisfazione, dato l’elevato livello di interesse che hanno mostrato gli studenti coinvolti attivamente.

Nel mio progetto didattico speciale “Gli Sport col Bilanciere – Fondamentali Tecnici e di Gara”, era necessario (indispensabile) che figure istituzionali del panorama agonistico e formativo nazionale come la FIPL (Federazione Italiana Powerlifting) e l’AIF (Accademia Italiana del Forza) venissero convocate per una loro diretta partecipazione.
Dopo la personale conoscenza di Ado Gruzza (Direttore Tecnico della Squadra Giovanile FIPL e Responsabile della Formazione AIF), maturata in diverse occasioni dove le sue prestazioni professionali sono state – che per quanto mi riguarda oserei dire – “illuminanti”, la scelta dell’invito a condurre la lezione universitaria doveva ricadere su di Lui.
Ho ritenuto che gli studenti avessero dovuto toccare con mano questa nuova “forma razionale di tecnica sportiva” applicata al bilanciere, che usa il retaggio culturale sull’allenamento della forza per costruire innovative logiche efficaci indirizzate al miglioramento della prestazione sportiva.
I futuri specialisti dell’allenamento sportivo non possono ignorare l’esistenza di un personaggio come Ado, in grado di rompere gli schemi delle tradizioni senza tempo che contaminano lo sport moderno e lo limitano a storiche prestazioni attraverso l’uso della logica razionale.

Sapevo di poter contare su Valerio Treviso per portare a conclusione questa partecipazione. Costui, direttore amministrativo dell’AIF, è impegnato costantemente a studiare una forma di collaborazione tra gli emergenti professionisti che, rispettando i labili equilibri tra le istituzioni rappresentanti (a volte migrati nelle nuove generazioni di professionisti da ancestrali attriti scatenati per ragioni che non hanno più motivo di esistere), rinnovi la cultura nazionale dello sport nel settore della forza. Valerio è l’orologiaio svizzero che con pazienza, passione e sapiente premura, continua a oliare l’ingranaggio principale che permette di far girare con centesimale precisione la macchina divulgatrice e promozionale dell’AIF. Valerio ed Ado hanno saputo accettare il mio invito, anche di fronte ai mille impegni. Valerio ed Ado sono miei amici e me lo hanno dimostrato.

Erano circa le 09.30 del mattino; la calda giornata di Venerdì 6 Giugno era appena iniziata nel traffico mattutino delle tangenziali torinesi. Gli studenti interessati al corso continuavano a giungere con la calma caratteristica del mondo accademico (chi non conosce l’insana abitudine de “il quarto d’ora accademico”?).

Ado irrompe nel vuoto parcheggio del Crossfit LaMole, sul controviale della zona dei velox di corso Canonico Giuseppe Allamano di Grugliasco (Torino). Esce dall’auto col volto di chi si sveglia all’alba e corre per ore in autostrada. Ha uno scatolone sotto il braccio. Ha visibilmente caldo. Ha l’occhio incuriosito, la postura disinvolta. Ha fretta di vedere il laboratorio didattico (il Crossfit LaMole ha messo a disposizione i suoi locali e le sue attrezzature per permettere la realizzazione di questo progetto). L’ambiente gli è familiare, non può essere altrimenti: una decina di ritti per mantenere sollevati i bilancieri, altrettante pedane per effettuare le alzate olimpiche, una ventina di bilancieri olimpionici e mezza tonnellata di piastre di carico. Oltre agli studenti, Luca Casciello, il direttore tecnico del Crossfit LaMole, e l’attuale Campione Nazionale di Distensione su Panca FIPE Davide Diberti, mi hanno aiutato a fargli gli onori di casa.

Dopo un veloce caffè sotto al portico di un bar a conduzione familiare del borgo di Grugliasco, la lezione è iniziata nel silenzio tipico delle aule universitarie.

Foto per gentile concessione dell’autore – ©2014 AIF /FIPL

Nessuna presentazione in powerpoint, nessuna tecnologia di supporto didattico, la sua totale padronanza della materia lo rende capace di catturare l’attenzione di un’intera platea di gente con una mistura di contrasti tra la semplice esplicazione dei suoi concetti e la complessa articolazione della sua gestualità. Vedere Ado fare il professore davanti ad una lavagna è come vedere un animale feroce in cattività: cerca di costruire una serie di costrutti e asserzioni per descrivere alla classe che cos’è il powerlifting, ma non resiste al suo richiamo naturale di avvicinarsi ai bilancieri. Imposta gli stativi all’altezza delle spalle, chiede assistenza per posizionare un bilanciere e caricalo fino a 40 kg. I ragazzi lo seguono incuriositi e si dispongono ai lati dell’attrezzo, lasciandogli un ampio spazio di movimento, capiscono subito che ha bisogno di muoversi per riuscire a descrivere meglio la sua creativa interpretazione della tecnica dell’accosciata. Il forte accento emiliano non si sente più tra quelle frasi che portano verità laddove il percorso accademico ha lasciato lacune. Lo sapevo che non avrebbe resistito a lungo in quel ruolo, e attendevo la sua tipica reazione di pro-attività.

In men che non si dica gli studenti si sono ritrovati a piegare le articolazioni delle loro gambe in modo a loro inusuale, sotto i carichi crescenti di uno squat di alto livello tecnico. Hanno sofferto e sudato maneggiando semplicemente le barre di acciaio senza piastre, si sono sbalorditi di poter avvertire la propriocezione dei processi di cocontrazione muscolare agonista-antagonista degli arti inferiori che impediscono alle loro schiene di partecipare allo schema motorio dell’accosciata in modo attivo, curvandosi per limitare il controllo della reazione vincolare della spinta degli arti inferiori alle sole strutture miofasciali senza l’intervento di alcuno degli elementi attivi costituenti le catene muscolari estensorie.

La partecipazione attiva degli studenti è stata totale. Dopo pochi minuti l’allenamento è divenuto studio pratico, i loro sguardi sono diventati profondi e si è percepito “a pelle” la formazione di nuovi pensieri nelle loro menti: il miracolo della didattica si è compiuto di nuovo, la conoscenza è stata trasferita ed il suo compito pedagogico è stato assolto. Ado è appagato dal suo intervento dimostrativo, ma viene travolto dalle domande degli studenti. Ritorna alla lavagna per abbozzare programmi di allenamento densi di conoscenza senza mostrare l’estensione della sua vasta cultura specifica: non cita i suoi autori preferiti (Sheiko, Prilepin, Abadjev, ecc) ma i segni neri lasciati dal suo pennarello sulla bianca lavagna sintetica li mostrano tutti. Scorre velocemente il breve tempo della sua disponibilità. Gli ultimi venti minuti di lezione con Ado hanno dato alla classe una conoscenza pratica che nessun corso universitario è mai stato in grado di fornire loro. Ancora domande che forse non dovevano ricevere risposta in quella sede e ho capito che un mio intervento poteva riportare gli argomenti al tema della giornata: così come nello spettacolo teatrale la spalla supporta la star della serata senza prenderne il ruolo principale, ho discusso rapidamente sulle questioni sollevate con alcune referenze scientifiche citate a lezione e ho riorganizzato il termine della lezione. Alla fine del mio inciso, ho aperto lo scatolone che Ado non ricordava più di aver portato e le poche copie del suo libro sono scomparse in pochi secondi tra le mani degli studenti affamati di conoscenza pratica. Ado ha capito subito le mie intenzioni e si è apprestato a formulare le conclusioni.

Era circa l’una quando Ado stava tardando a partire per rispondere ai suoi innumerevoli impegni. L’ho accompagnato velocemente alla macchina, ringraziandolo con la personale soddisfazione di aver ripagato completamente le mie aspettative. I ragazzi l’hanno visto andar via in piedi sul piazzale, l’avrebbero voluto tutto per loro ancora per un po’…

Grazie Ado e Valerio, di aver garantito l’essenza di tale progetto didattico speciale: l’esperienza pratica che si avvicina al mondo accademico. Piacere di aver fatto la Vostra conoscenza.

Con amicizia,
Donato Formicola, PhD.”

 

NOTE SULL’AUTORE

Dott. Donato Formicola, PhD – Laureato con Lode, Merito e Dignità di Stampa in “Tecniche Avanzate dello Sport e dell’Allenamento”. Dottorato di Ricerca in “Sistemi Complessi in Medicina e Scienza della Vita”, indirizzo Fisiopatologia. Assegnista Ricercatore CRSM. Menzione Speciale premio Ricerca Applicata allo Sport CONI. Allenatore CONI IV Livello Europeo. Maestro di Pesistica. Allenatore III Livello FIPE. Allenatore II Livello FIPL. Direttore Tecnico del Centro Federale FIPE di Alta Specializzazione, Preparazione Olimpica, Formazione e Ricerca VALLE SAN NICOLAO (BI). Responsabile Formazione FIPE Piemonte. Area Tecnica Scuola Nazionale FIPE. Docente FIPE. Docente SANIS. Docente a contratto SUISM.