A cura di Simone Sanasi.
Tecnico AIF.
Medaglia di Bronzo Campionati Europei Powerlifting 2016.

DUE ESEMPI STORICI E DUE CONCEZIONI DEL MONDO DELLA FORZA

 

La scuola americana nello sviluppo delle metodiche di strenght conditioning è stata sicuramente influenzata da tutto ciò che ruota intorno alla visione del “super uomo”, più muscoli, più “alfa”.

Viceversa, la scuola russa segue molto il filone che calca le onde di uno dei suoi sport nazionali, ovvero la pesistica, dove l’uomo non si misura tanto dai muscoli quanto dalla sua impassibilità nel compiere grandi gesta.

Due mondi apparentemente opposti. Apparentemente. In realtà li trovo molto simili.

 

Presupposti diversi ma fine identico.

 

Sta a noi prendere, adattare, sbagliare, capire e migliorare.

 

Se dovessi dare una definizione generica dei due mondi direi: Forza generale per il modello americano / Efficienza per quello russo.

Due doti vitali per un buon powerlifter.

 

 

Come possono interagire tra di loro all’interno di un unico percorso di allenamento?

 

Individuando i diversi mesocicli e diversificandoli, durata e diversificazione dipendono dalle esigenze/necessità dell’atleta. Quando il tempo me lo permette, riservo alla fase preparatoria 2 blocchi di 4 settimane ciascuno e alla fase specifica altri 2 della medesima durata. 

La prima fase la identifico come lavoro aspecifico, prendendo molti spunti dal modello americano. Questa fase durerà, perciò 8 settimane.

Nei 2 blocchi successivi calco i passi dell’efficienza ritrovandomi però un atleta più forte ed in salute in angoli/piani diversi di lavoro, cosa assolutamente fondamentale per garantire una base solida di miglioramento soprattutto sul lungo termine.

 

ESEMPIO PRATICO

 

 

Un esempio di lavoro aspecifico, quindi di matrice prevalentemente americana, riguardante lo squat (con una frequenza di 3 volte a settimana) potrebbe essere questo:

 

Seduta A (lontano dal gesto gara) – volume a scalare autoregolazione:

  • safety bar;
  • cambered bar;
  • spider bar;
  • squat on the box;
  • squat h/b scalzo stance stretto.

Quindi un orientamento prevalentemente basato su gesti derivati dall’impronta americana West-Side.

 

Seduta B (vicino al gesto gara) – volume a salire range di carico:

  • Squat (bilanciere
    altezza gara);
  • Pin;
  • Box;
  • Fermi.

In pratica, variazioni del tempo di esecuzione su un assetto da gara.

 

Seduta C (lontano dal gesto gara) – ramping + back off serie×reps×%fissa:

  • Front squat;
  • Pin good morning;
  • Variante non adottata nella seduta A.

*accessori: elastici e/o catene;
**accessori: no belt prime 4 settimane, opzionale dalle successive.

L’ottava settimana sarete più forti e pronti ad entrare nell’ultima fase dell’alta specializzazione ovvero l’efficienza.