Quella di “macchine vs. pesi liberi” spesso sembra diventare una battaglia per determinare chi sono gli uomini duri nel mondo dell’allenamento e spesso le macchine finisco ad essere bistrattate.
In realtà da entrambi questi due strumenti si riesce a trarre qualcosa di buono e possono essere utilizzati entrambi nei nostri allenamenti.

I pesi liberi hanno il vantaggio di necessitare e sviluppare una maggiore coordinazione neuromuscolare, così come consentono di utilizzare traiettorie più fisiologiche a quelle del nostro corpo e permettono una maggiore personalizzazione dell’esercizio. Il difetto dei pesi liberi è tuttavia che non riescono ad isolare concretamente un determinato gruppo muscolare e necessitano di tempo prima di imparare la giusta tecnica di esecuzione degli esercizi, sebbene una volta imparata questa sia totalmente superiore, a livello di risultati ed efficacia, a quella delle macchine. Un ulteriore difetto è che spesso limitano la tensione muscolare a solo una porzione del movimento, cosa a cui invece alcune macchine possono ovviare.

Nel mondo dei duri e puri, servono le macchine?
Le macchine hanno il vantaggio di permettere a chiunque di allenarsi, in particolare soggetti con particolare problematiche trovano nelle macchine un ottima soluzione alle proprie limitazioni.

La loro tecnica di esecuzione è facilmente assimilabile, ponendo ogni utente della palestra al riparo dai molti rischi che avrebbe con il bilanciere in caso di mancanza della tecnica corretta.
Tuttavia non sempre le macchine consentono di utilizzare traiettorie fisiologiche (multipower) e necessitano/sviluppano una bassa coordinazione muscolare, sebbene molte riescano ad isolare maggiormente alcuni distretti muscolari.

Sono dunque meglio i bilancieri o le macchine? Semplice: perché non usarli entrambi?