Paragoniamo il lento avanti e il lento dietro: a metà movimento, cioè quando il bilanciere è all’altezza degli occhi, il bilanciere nei due movimenti viene stabilizzato da muscoli differenti: nel caso del lento avanti, da deltoidi e pettorali, mentre nel lento dietro la leva è più svantaggiosa e la stabilizzazione è a carico di intra ed extrarotatori della spalla, strutture ben più delicate dei muscoli prima citati.

Il lento dietro è dunque più difficile del lento avanti, sottopone le spalle a maggiori tensioni, ma fa male? Non esiste nessuna statistica seria di tipologie di infortuni in palestra differenziata per esercizi, perciò non usate mai questa tattica per giustificare le vostre tesi o screditarne altre. Non esistono perché nessuno raccoglie i dati.

Allo stesso tempo, il fatto che non ci siano statistiche non significa che il problema non esista. Moltissime “punturine” dentro la spalla, infiammazioni e spalle dolenti sono causate dal lento dietro.

Il lento dietro è un esercizio più delicato, necessita di un controllo corretto della scapola, essenzialmente del trapezio. Provate ad eseguirlo, se sentite fastidio passate ad un altro esercizio, per allenare le spalle ci sono esercizi più sicuri che posso dare molto di più. Il lento avanti è decisamente meglio.

Come dritta, evitate il lento dietro a sedere, specialmente su quelle panche con l’appoggio per i piedi.