a cura di Andrea “Kresh” Gava e Andrea Magnaghi, Team Powerlifting Magenta

Il Team Powerlifting Magenta al completo – © 2013 Chiara Asoli Photography

Dopo ogni salita c’è sempre una discesa, per fortuna!

Il mio esordio, con risultati molto lontani da quelli attuali, è stato durante una gara di Biathlon Atletico nel 2011 al peso di 67,79 Kg: ero riuscito a distendere 111Kg di panca e a correre i 2000mt in meno di 7 minuti. Anche se mi alleno in palestra da più di un decennio, solo negli ultimi 3 anni mi sono messo davvero in gioco. Da quel lontano punto di partenza sono cresciuto, sia di peso corporeo che di peso sollevato: meta dopo meta, mi avvicinavo al mio traguardo finale…

Nel grafico: l’andamento della prestazione alla Panca piana (in rosso)
in rapporto al peso corporeo dell’atleta (in blu)

Quando ormai il 2012 stava volgendo al termine e dopo aver partecipato a varie competizioni di panca mi sentivo un “navigato”, uno con una certa esperienza. Potevo ritenermi soddisfatto per i miei 30 anni.

Una sera, mentre “pellegrinavo” tra vari forum giunsi sul sito della FIPL: fui immediatamente attirato dalla sezione dei video e iniziai a scaricare gran parte del materiale disponibile. Rimasi molto colpito dell’ambiente di gara, dalle performance degli atleti e da quel fermo al petto, che mi parve da subito un grosso ostacolo. Volevo saperne di più: volevo capire come si poteva arrivare a quel livello. Collegamenti, ricerche, chat e di lì a poco avrei fatto l’ingresso nella mia squadra di powerlifting.

Sapevo di avere molto lavoro da fare, ma non vedevo l’ora di cominciare, come un bambino che riceve un nuovo giocattolo. Lo ricordo come se fosse ieri: mi sono presentato alla squadra con i miei 140kg di panca e mi sentivo un figo!

Ecco il video del 06 ottobre 2012: 140 Kg di panca raw (senza attrezzatura tecnica da powerlifting, N.d.T.):

A questo punto lascio che a parlare sia il mio coach: Andrea Magnaghi.

Quando ho visto Andrea Gava per la prima volta è stato nella palestra di Magenta, in occasione di un test per una gara di panca al di fuori del circuito nazionale FIPL: la prima cosa evidente nel guardarlo fu notare una “muscolarità” a dir poco promettente.

La seconda cosa evidente fu una panca, di fatto, inguardabile: veramente indecente!
Già dal riscaldamento, con carichi davvero modesti, la panca piana di Andrea non aveva il controllo e la solidità necessaria per affrontare carichi soddisfacenti e realmente impegnativi.

Il bilanciere, con il susseguirsi delle ripetizioni, seguiva traiettorie sempre differenti e inadeguate; le spalle, il posizionamento dei gomiti e persino il set up sulla panca erano particolari tecnici affidati alla pura casualità, come del resto le sensazioni sotto carico erano altamente falsate dall’assetto improduttivo di Andrea.

Tutta l’attenzione era focalizzata sulla “muscolarità” e sul chiudere la ripetizione ad ogni costo.

Mi colpì molto sentir parlare di 80% di 1RM, riferendosi ad un’ alzata la cui velocità era pressappoco la stessa del massimale!

Quel giorno chiuse con un record personale di 140 kg raw (l’alzata nel video, N.d.T.) senza fermo al petto: la mia personale valutazione di quella prova fu che, dopo aver spremuto al massimo ogni compenso possibile ed immaginabile, quel carico rappresentava una barriera dalla quale difficilmente avrebbe potuto staccarsi.

In pratica Andrea era arrivato in un vicolo ceco, spingendo e continuando a spingere pesi limite a caso: con queste premesse non avrebbe potuto avere alcun significativo aumento prestazionale nel suo prossimo futuro. Punto. Insomma: il classico ragazzo “forte” di 30 anni, un po’ “arrivato” con i pesi, visibilmente stressato dai sovraccarichi, con poca dinamica e con alzate sempre di limite.

Andrea mi disse che avrebbe voluto partecipare alle gare della FIPL – Federazione Italiana PowerLifting con la mia squadra, il Team Powerlifting Magenta, chiedendo la mia disponibilità ad allenarlo.

Con suo grande stupore risposi che per formare un atleta nelle sue condizioni portandolo a fare delle prestazioni di livello accettabili e costruendo (a 30 anni suonati) dei risultati importanti a lungo termine, l’unica strada sarebbe stata RICOSTRUIRE DA CAPO IL MOVIMENTO!

Non è stato facile convincerlo a ricostruire qualcosa in cui si sentiva già forte.

Non è stato facile perchè la barriera più grande in questi casi è l’ego, che eleva una vera e propria barriera mentale: malgrado un forte desiderio di crescita atletica, usare pesi “facili” e “veloci” senza arrivare al limite di ogni seduta, a lui sembrava come non essersi allenati del tutto.

Dopo averlo convinto a ricominciare da capo, abbandonando per un po’ le gare di panca, abbiamo dato al corpo modo di adattarsi al nuovo setup e di interiorizzare il movimento.

Nel primo test CON fermo il risultato scese drasticamente (in realtà il gap è assolutamente nella norma): 127,5 Kg, con ovvi contraccolpi emotivi!

In questa fase spesso, a sorpresa, ricevevo video di massimali non programmati, sporadici malumori e dubbi legati a questo stranissimo concetto: non pensare al carico sollevato, ma a sollevare nel modo migliore in ogni alzata.

Pian piano però le sensazioni diventavano quelle giuste e i Kg sul bilanciere sono ritornati a salire!

In questo periodo di “pit stop” alla panca piana, abbiamo spostato il focus agonistico sulle altre alzate del powerlifting (Squat e Stacco da terra, N.d.T.), nelle quali, a sua memoria, Andrea aveva dei risultati davvero modesti rispetto al suo potenziale, certamente figli di un allenamento troppo rarefatto e poco attento al completo sviluppo del sistema.

È stata l’occasione di avvicinarci, lentamente, alla vera essenza del powerlifting: le competizioni complete. Squat, Panca piana e Stacco da terra in un unica sessione.

Squat e Stacco da terra, seppur grezzi, non si avvicinavano affatto al limite fisico raggiunto nella panca piana e, pur essendoci dei difetti di impostazione, il problema principale fu creare un feeling con il movimento e mettere letteralmente “nei binari” la spinta, imparando ad esercitare la forza nel modo corretto.

Passarono mesi: grazie all’ausilio di programmazioni molto semplici e tonnellate di Kg sollevati a percentuali basse del massimale, siamo riusciti a costruire una base solida da cui partire.

Questo il periodo in cui sono nate alcune discussioni del tipo: “Come posso puntare a 200 kg di stacco da terra se lavoro al massimo con 150 kg?”; ebbene, a volte il segreto sta tutto qui!

La sua prima gara è stata il 2° Trofeo raw di Stacco da terra FIPL 2013: dopo 3 mesi di lavoro intenso, al peso di 77,9 Kg, Andrea riuscì a portare a casa il suo obbiettivo, passando da un massimale di 160 Kg ad un personal record di 200 Kg!

Finalmente, in questo stesso periodo, Andrea riuscì a capire che per costruire un’alzata di successo è necessario lavorare alla base, sulla base, per la base!

Alla Coppa Italia FIPL di Powerlifting, sua seconda gara questa volta completa, nell’ottobre 2013, ancora una volta con programmazioni tutt’altro che complesse, tonnellaggi alti e percentuali “maneggiabili” abbiamo raggiunto un altro suo obbiettivo: 600 Kg di totale sulle tre alzate (Squat/Panca/Stacco) in assetto “geared” ossia con attrezzatura da powerlifting, “lasciando” comunque un po’ di Kg sparsi in giro.

Dulcis in fundo, dopo un anno di duro lavoro, lo scorso dicembre, al 3° Trofeo FIPL di Panca raw Andrea ha disteso 145 Kg alla Panca piana con fermo al petto, con un controllo e una dinamicità ottimi, coronamento di un eccezionale preparazione durata dodici mesi.

Da 127 Kg sollevati in palestra a 145 Kg in pedana, con di fronte tre arbitri nazionali: un abisso!

Ovviamente anche la struttura muscolare ha giovato parecchio di questo incremento dei carichi: Andrea ha sviluppato un fisico davvero eccezionale, con addominali da “fighetto di Ibiza” e braccia da “panchista d’élite”.

Per quanto mi riguarda, è stato un piacere ed un onore allenare un atleta di questa caratura nel 2013 appena trascorso: tanto più perchè sono sicuro che il duro lavoro svolto regalerà ad entrambi soddisfazioni fuori dal comuni nel 2014 che ci attende, tutto da costruire!

Concludo con il video della magistrale prestazione di Andrea: 145 Kg di Panca raw, sollevati il 14 dicembre 2013 in un contesto esclusivo qual’è la pedana di gara FIPL:

Solo adesso mi sento di poter dire che il powerlifting mi ha salvato; in tutta sincerità avrei potuto continuare per la mia strada ma: quali miglioramenti avrei potuto ottenere?

Forse la cosa più probabile sarebbe stata un calo drastico della passione verso un lavoro senza sbocchi e senza un reale impegno tecnico e mentale o, molto peggio, un’infortunio.

La mia “trasformazione” è durata circa 1 anno; 365 giorni durante i quali mi sono ripettuto spessimo: “Ma chi me lo ha fatto fare? Perché un ragazzo, che già è “il più forte della palestra” dovrebbe ricostruire interamente un gesto così semplice e basilare come la Panca piana?”

La risposta, che solo adesso mi posso dare, è molto semplice: perché mi piace! Perché mi diverto!

Oggi passo 4 giorni alla settimana, per circa 3 ore della mia vita, in palestra. Con la mia fedele telecamera riprendo i miei allenamenti e li riguardo subito dopo. Cerco i difetti per limare le imperfezioni e quando posso, il sabato, vado ad allenarmi con la mia squadra (50 Km tra andata e ritorno), per concentrarmi sulle piccole sfumature che soltanto l’occhio esperto del mio allenatore può notare.

Mi piacerebbe essere la testimonianza vivente che al di là dell’età, del lavoro e degli impegni, tutti possono migliorare ed elevare i propri traguardi.

Certo il merito non è tutto mio: ho avuto la fortuna di trovare una squadra, per me alla base di tutto. Credo che il vero segreto per far progredire ognuno sia inserirlo in un insieme, come recita il motto impresso sulle nostre magliette: “Fare pesi è uno sport di squadra!”.

Dopo un anno di allenamenti cosa rimane? Ci sono stati momenti belli e altri meno: tutti abbiamo faticato e alla fine ci restano i risultati e l’incredibile bagaglio tecnico ottenuto.

E ora?

Ho spostato il mio traguardo un po’ più in là…

Piccola parentesi finale dedicata agli atleti agonisti: se leggete le classifiche FIPL del Trofeo di Panca raw degli scorsi 2 anni, noterete come le prestazioni dei primi dieci classificati si siano notevolmente innalzate, in particolare dalla quinta posizione in su l’aumento medio è stato di circa 20 Kg…

Se non volete rimanere indietro il consiglio è: cominciate fin da adesso a lavorare sodo!

Vi ricordiamo che Andrea Magnaghi sarà tra i docenti di “Building a Strength Trainer” – 5° Corso Base FIPL per Istruttori di Powerlifting insieme a: Gianluca PisanoAntonio ContentaAmerigo BrunettiAlessio Ferlito e al Dott. Francesco Pelizza.

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